Maria Skłodowska, meglio nota come Marie Curie (1867 – 1934), chimica e fisica polacca naturalizzata francese.

Maria Skłodowska-Curie fu la prima persona a vincere o condividere due premi Nobel. Oltre a lei soltanto un’altra persona sino ad ora, ha ricevuto due premi Nobel in due campi differenti: Linus Pauling (sebbene quest’ultimo, oltre a quello per la chimica nel 1954 ne abbia ottenuto un altro nel 1962 per la pace). Altri ne hanno ricevuti due nello stesso settore: John Bardeen (entrambi in fisica) e Frederick Sanger (entrambi in chimica).
Insieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel, Maria Skłodowska-Curie ricevette – prima donna della storia – il premio Nobel per la fisica nel 1903:
Citazioni di Marie Curie
Si può ritenere che, in mani criminali, il radio possa diventare molto pericoloso; ci si può chiedere se l’umanità saprà trarre vantaggi dalla conoscenza dei segreti della Natura, se è matura per approfittarne o se questa conoscenza potrà invece essere nociva. L’esempio della scoperta di Nobel è significativo: i potenti esplosivi hanno permesso all’uomo di fare opere ammirevoli, ma sono stati anche usati come mezzo terribile di distruzione dai grandi criminali che trascinano i popoli verso la guerra. Sono uno di quelli che pensano, come Nobel, che l’umanità saprà trarre più benefici che danni dalle nuove scoperte
Della vita non bisogna temere nulla. Bisogna solo capire.
Su Albert Einstein Ho potuto apprezzare la lucidità della sua mente, l’ampiezza della sua documentazione e la profondità delle sue conoscenze… Ci sono buoni motivi per considerarlo un fisico di grandi speranze e uno dei massimi teorici del futuro.
Per detestare l’idea stessa della guerra, basterebbe vedere una volta ciò che io ho visto così spesso durante questi anni [della prima guerra mondiale]: uomini e ragazzi portati nelle ambulanze del fronte, in mezzo al sangue e al fango; molti di loro erano condannati a una morte rapida, altri a mesi di dolori e sofferenze.
Sono fra coloro che pensano che la scienza abbia una grande bellezza. Uno studioso nel suo laboratorio non è solo un tecnico, è anche un bambino messo di fronte a fenomeni naturali che lo impressionano come una fiaba. Non dobbiamo lasciar credere che ogni progresso scientifico si riduca a dei meccanismi, a delle macchine, degli ingranaggi, che pure hanno anch’essi una loro bellezza. Io non credo che nel nostro mondo lo spirito d’avventura rischi di scomparire. Se vedo attorno a me qualcosa di vitale, è proprio questo spirito d’avventura che mi sembra impossibile da sradicare, e che ha molto in comune con la curiosità.